Il Mozambico rappresenta un partner importante per l’Italia nel continente africano sotto il profilo della cooperazione economico-commerciale. Il Paese ha registrato sino al 2016 tassi di crescita fra i più elevati dell’Africa subsahariana, sostenuti in particolare dalle attività del settore minerario ed energetico, nonché dagli investimenti infrastrutturali. Nel 2022, la crescita economica del Mozambico è stata del 4% circa, in netta crescita rispetto agli anni di Pandemia da Covid-19.
Nel 2022 L’Italia si è confermata tra i primi investitori europei in Mozambico, con circa 155 milioni di dollari (secondo i dati della locale Banca Centrale), registrando una flessione rispetto al 2021, quando gli IDE italiani corrispondevano a 200 milioni di USD. In ogni caso l’Italia si classifica al quarto posto per livello di IDE, dopo Mauritius, Paesi Bassi ed Emirati Arabi Uniti.
L’interscambio commerciale bilaterale è ancora relativamente limitato e nel 2022 ha toccato i 915 milioni di Euro, registrando un marcato incremento rispetto al 2021 (oltre il 90%), avvicinandosi ai livelli record del 2018. Sono più che raddoppiate le importazioni dal Mozambico (+113%), attestandosi ad oltre 860 milioni di euro, mentre sono calate le esportazioni italiane in Mozambico (circa 57 milioni di euro, -25% rispetto al 2021). Il saldo commerciale, che è tradizionalmente squilibrato a favore del Mozambico, ha raggiunto nel 2022 un deficit di 803 milioni di euro.
Ad oggi, vi sono nel Paese circa cinquanta aziende italiane, attive principalmente nei settori idrocarburi, edilizia e infrastrutture, turismo, logistica e trasporti, beni di consumo.
Le aspettative di crescita del Mozambico sono positive. Le scoperte di ingenti giacimenti di gas naturale (da parte di ENI e Anadarko) e la ricchezza mineraria del Paese (carbone, grafite e sabbie pesanti in particolare), potranno continuare ad attrarre nel medio termine un importante flusso di investimenti esteri diretti, alimentando anche il relativo indotto e creando così nuovi spazi anche per le PMI. In particolare ENI (in un consorzio alla pari con l’americana ExxonMobil) ha già dato avvio nel 2017 ad un progetto di estrazione e liquefazione del gas naturale off-shore (Coral Sud). Quest’ultimo progetto è entrato in attività e il primo carico di GNL è partito nel novembre del 2022. Il FMI stima che nel triennio 2023-2025 la crescita economica raggiunga tassi pari al 6% annuo sostenuta dal settore estrattivo (concentrato in particolare sul GNL, la cui estrazione è cominciata nel 2022) e dalle esportazioni di materie prime non lavorate.
Sul fronte dell’aiuto pubblico allo sviluppo (APS), l’Italia ha investito in modo significativo in Mozambico, primo Paese beneficiario della Cooperazione italiana: dal 1992 al 2014 sono stati donati 538 milioni di Euro, cui si aggiungono due cancellazioni del debito nel 1996 (154,3 milioni di Euro) e nel 2002 (557,3 milioni). Nel 2022 le iniziative di Sviluppo e Umanitarie promosse dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Maputo ammontano a circa 243 milioni di euro, tra sovvenzioni e prestiti agevolati. In occasione della visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel luglio 2022, è stato firmato un piano indicativo Pluriennale (PIP) 2022-2026 per un totale di 85 milioni di euro (di cui 50 a credito, per i primi tre anni).